giovedì 2 febbraio 2012

PACTA SERVANDA SUNT

Ph. San Galgano

Le truppe imperiali procedevano ordinate, il portale tridimensionale andava assolutamente eliminato.
Il comandante con un cenno imperioso della mano piantò la sua possente spada nel terreno, ingenerando nelle milizie  un cupo strordimento.
Ad un tratto, il pupillo diletto si avvicinò al suo d' armi maestro.
"Sire, voi cancellate il sogno accanendovi sì immantinente sulla magia di tale fatato regno“ .
“Tu dici il vero,  la mia mano mai si macchierà di tale ignominioso scempio“.
E fu così che un' arma da impropria, divenne leggendaria...

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