ph. Elmuth Newton |
Venezia, Palazzo Fortuny.
Una fatata creatura per un folle errore militare tattico, condivise il proprio spazio vitale con uno sprezzante Re barbaro.
Ella si illudeva con i propri sensuali poteri, di aver placato l' oscura bramosia di vendetta del cupo dominatore.
Ma gli astri avean già vaticinato: " Egli amerà unicamente l' esser artatamente manipolato dall' astuta, insignificante, stagnante psicolabile dal volgo generata ".
Ma l' alba illumina un sontuoso tendaggio socchiuso: un Dio irrompe in un antico salone a passi felpati...
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