sabato 24 settembre 2011

THE LORD OF THE RINGS


Ph. M° Ubaldo Vitali, Mac Arthur Foundation

Efesto dall' Olimpo scorgeva in lontananza un bagliore indefinito, con lo sguardo tra lo sgomento ed il  basìto: “ Come osan questi stolti mortali defraudarmi del sortilegio dei metalli? “.
Afrodite gli si avvicinò immantinente sussurrandogli all' orecchio una sfida suadente: “Convoca il più valente tra essi, tu sai certo come, e sfidalo a riprodurre la cintura di Orione affidandosi unicamente al proprio valore“.
Così al tramonto un bizzarro giovinetto, si appropinquò al luogo della singolar tenzone eletto.
Le tenebre calarono il sipario sull' antro prescelto, ed il ragazzo si concentrò sol su se stesso .
I suoi nodosi arti al sibilo del vento all' unisono concertavano, forgiando gradualmente un prodigio della mente.
L' indomani Vulcano lo raggiunse, e con aria di sfida gli sottrasse dalle mani
l' opera ritenuta con dispregio qualunque: " Pretenderesti forse con codesto scudo di respinger i colpi del mio genio? “.
Venere con incedere elegante lo pregò di porgerle l' oggetto del contendere.
L' espressione si fece solenne: “ Oggi con giubilo ti proclamiamo primus inter pares poichè l' argento hai reso soave “.
Orione da quel dì si riflesse su quella superba superficie, mutando dello stato
dell' arte delle genti,  le umane e progressive sorti...

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